Il diritto alla libera manifestazione del pensiero “con ogni mezzo di diffusione” è garantito dalla Costituzione Italiana art. 21.
In questi mezzi sono compresi gli impianti di telecomunicazione sia essi di ricezione che di trasmissione (ad esempio televisivi, radiofonici e radioamatoriali)
I proprietari di un appartamento o di uno stabile possono quindi provvedere all’installazione di antenne che permettano loro di mantenersi informati e di comunicare.
Antenne come quelle utilizzate per ricevere internet o la televisione possono essere installate anche in spazi comuni come i condomìni purché non rechino danni a terzi o al suddetto stabile.
In un condominio, anche con antenna centralizzata, né l’assemblea né i condòmini possono vietare l’installazione di singole antenne ricetrasmittenti in quanto verrebbe menomato il diritto di ciascuno ad usufruire delle parti comuni (tetto) e negato il diritto all’informazione.
A mio parere, sempre parlando in ambito condominiale, dev’essere piuttosto raggiunto un accordo che possa soddisfare l’intero stabile, se da una parte infatti il condominio presenta uno svantaggio nel soddisfare singolarmente ogni abitante, dall’altro è possibile beneficiare del vantaggio all’uso d’impianti comuni che abbattono i costi e le barriere architettoniche come il passaggio dei cavi.
Sia in merito di antenne televisive che ricetrasmittenti dati come internet.
Insomma, è possibile prevedere impianti che possano servire a tutti, ripartendo così le spese e aggiungendo valore all’edificio.
Proprio come le antenne digitali terrestre e satellitari condominiali, ma anche quelle internet.
C’è la possibilità infatti di condividere lo stesso abbonamento internet suddividendo naturalmente la spesa e l’impianto, mantenendo comunque la sicurezza e la possibilità di espandere la ricezione nella propria casa oltre che magari avere un ripetitore sulle scale a cui i vari appartamenti possano collegarsi.
Anche nel caso di radioamatori che vogliano usufruire del tetto per le loro comunicazioni, non è possibile vietarne l’uso purché venga rispettato lo spazio ed eseguite installazioni che non costituiscano pericolo o motivo di danno per i residenti o terzi.
La sicurezza negli impianti elettronici quindi diventa fondamentale come fondamentale è il diritto che viene esercitato dagli abitanti nel richiedere l’uso di questi spazi per motivi personali.
Lo stato italiano sta spingendo dal 2017, proprio nei condomini di nuova costruzione e quelli che affrontano ristrutturazioni importanti, l’installazione di vani tecnici comuni per la corretta distribuzione delle linee telefoniche, internet e tv ai vari appartamenti, affinché ogni proprietario possa avere a disposizione una larga possibilità di manovra.
I proprietari avranno nella propria abitazione la predisposizione agli allacciamenti e potranno decidere di conseguenza se abbonarsi ai vari servizi, ma tutti gli allacciamenti saranno già pronti per essere utilizzati.
Sia parlando di canali satellitari, che digitali terrestre, che di impianti dati come internet o telefonici.
Sarà sempre possibile decidere in fase di assemblea, l’utilizzo di abbonamenti comuni (internet) per abbattere i costi di sottoscrizione e manutenzione degli impianti.
Non sarà possibile, per i diritti televisivi, usufruire di abbonamenti televisivi comuni (Premium e S ky) in quanto costituisce reato.
Mi sento comunque di consigliarti di vagliare la possibilità di installare un impianto ad uso comune piuttosto che uno personale a tutti i costi, i benefici come ho scritto sono molteplici, sia per un motivo di costi d’installazione e abbonamento, che di manutenzione in seguito.
AmicoAntennista rimane a tua disposizione per una consulenza e la realizzazione dell’impianto televisivo digitale terrestre e/o satellitare sia essi comuni che privati.